Pagelle ignoranti UNINT – Campus Biomedico – Partita del 15.12

Marco 9

Dopo prestazioni di altissimo livello nelle prime tre in stagione, si riconferma una saracinesca saldamente abbassata con tanto di scritta “chiusi per ferie”. La prima in casa del nostro portierone però palesa la sua kriptonite: i calci di punizione di prima, o meglio, il posizionamento della barriera sui calci piazzati. Non te la prendere Marchè,le critiche prima o poi arrivano a tutti, specie se è la carta stampata a giudicare con quel malsano cinismo spietato. VANNI, DIGLI DI METTERNE TRE O QUATTRO IN BARRIERA ALLA PROSSIMA, CHE ASPETTI!!??

Alessandro Madera 9,5

Dribblo, segno (due gol per la precisione), esco, ciao. Anzi no. Proprio no. Non esce praticamente mai, perché la colonna portante della UNINT è lui, in perenne competizione con il suo quasi omonimo Alessandro MaLdera, un fantasma che si aggira tra le distinte di gara e che gli ruba pure i gol manco fosse Pippo Inzaghi con Alex Del Piero in quel Venezia-Juventus 0-3 di tanti (ma tanti eh) anni fa. Che bei ricordi oserei aggiungere…NO MARIA, IO (NON) ESCO.

Stefano 8,5

Premessa: quando scrivo di lui bisogna stare molto ma molto attenti. Sento già il messaggio pronto con scritto “no dai scrivi così”, “metti questo come aggettivo dai”, “no questo non metterlo, ti prego”. Comunque, signore e signori tenetevi forte: primo gol stagionale per lui, freddissimo davanti al portiere come un attaccante di altri tempi. Poi però fa partire una mezza rissa ma niente di grave, lui non c’entra niente. Poteva segnare anche un paio di gol in più, ma il portiere avversario ha compiuto due prodezze e gli ha impedito una tripletta che lo avrebbe incoronato definitivamente. RIENTRO SUL DESTRO COME ROBBEN.

Leonardo 10 di Messi meno 1

Onestamente non so se scrivere qualcosa su di lui, cosciente del fatto che lui, ancora in preda ai festeggiamenti a Buenos Aires, starà ancora cantando, bevendo e festeggiando con un Asado da digerire. In ogni caso, il tabellino dice 2 gol, gli occhi dicono 1 solo gol, il cuore dice: GANO… EL FUTBOL.

Lorenzo 9

In una partita tesa e a tratti aggressiva, l’unico a mantenere la calma è il buon Lorenzo che si consacra con una bellissima doppietta. Partita difficile per lui che soprattutto nel secondo tempo cerca di prendere, invano, palloni rinviati con le mani da Marco puntualmente intercettati dal centrale avversario che prende posizione strattonando Lorenzo come se non ci fosse un domani. Inutile dire che su almeno cinque falli netti nessuno è stato fischiato dal direttore di gara. Nell’ultima azione cerca stoicamente di recuperare su un avversario involatosi sulla fascia, salvo poi accasciarsi per presunti crampi. STRATEGA.

Nicola 7

Voto più basso solo per l’espulsione, dalla panchina per la maggior parte della partita difende con dolci parole di conforto i suoi compagni di squadra dagli insulti avversari. Poi il mister decide di dargli spazio, a patto che non combini sciocchezze dovute al nervosismo: due minuti in campo, soave carezza sulla guancia dell’avversario e rosso diretto, poesia! Poi però l’arbitro gli regala un gol sul tabellino, un regalo di Natale ai danni del nostro capitano. DANIELE DE ROSSI.

Nicolò 8+

Titolare nella prima in casa, ripaga la scelta del mister con una prestazione equilibrata e attenta in entrambe le fasi rendendosi pericoloso sulla fascia. Subisce falli a ripetizione nella seconda frazione e lui, da buon intenditore di calcio e di campo, la prima cosa che fa è mettersi entrambe le mani sul viso per richiamare l’attenzione dell’arbitro, sbirciando di tanto in tanto: missione compiuta. BIRINICO.

Davide 8,5

Io se fossi in lui farei girare una petizione “aridateme er gol”. Leader carismatico anche in questa difficilissima e tesissima partita in cui si sentivano più insulti che calci al pallone (ma va bene così in fondo), cerca di tenere in partita i suoi imponendo equilibrio soprattutto nel momento in cui il risultato andava gestito con solidità. Si è vero, prende un giallo anche lui stavolta non ricordo per quale motivo onestamente, ma in fondo anche lui è umano. ER GO’ DE D’AMORE ERA BBONO!

Riccardo 8

Tra i giocatori che più sono cresciuti allenamento dopo allenamento, trova poco spazio in partita ma si fa sentire subito a suon di interventi puliti ed efficaci. Il suo contributo prezioso, molto apprezzato dal mister, lo da anche in panchina: ci credete che Rick è l’unico a non fare casino in panchina? Continua così! ZEN.

Panchina e pubblico

Menzione d’onore ai convocati Antonio, Alessandro Morelli e Federico che hanno trovato pochissimo spazio in questa occasione ma che sono stati vicini alla squadra in una partita ostica e sporca come questa: grazie ragazzi, siete fantastici! Grandissimi anche agli altri, ragazzi e ragazze della squadra maschile e femminile, che ci hanno sostenuto dalla panchina nonostante non potessero essere fisicamente lì per regolamento ma tanto va bene lo stessoooooh. Grazie anche al pubblico delle grandi occasioni che ci segue dalla prima partita e che ci fa sentire sempre a casa: appena siete arrivati voi ha smesso di piovere, siete magici. In ogni caso, sempre e comunque… BOBBY LANCIA ALÉ… BOBBY LANCIA ALÉ… BOBBY LANCIA ALEEEEÉ.

Vanni e Tommaso 10

Dopo una ventata di sentimentalismo pre-partita (esiste una Hall of Fame della UNINT, ma questa è un’altra storia), il mister ritrova quella buona dose di pragmatismo e cinismo già dal calcio d’inizio. Come spesso accade, corre e cammina nervosamente avanti e indietro nella propria area tecnica consumandola passo dopo passo. E poi non può mancare il “Tommaso, a che minuto siamo”, “Tommaso, tempo?”, “Tommaso, chiamami quando mancano undici minuti”. OROLOGIO SVIZZERO.

Dal canto suo, il vice nonché pagellista (sempre bene specificarlo!), cerca di difendere i suoi dai rimproveri e dalle provocazioni avversarie con frasi del tipo “ragazzi qui ci penso io”. Lui che in fondo dovrebbe solo calmare gli animi e che invece si infervora più di tutti mettendo a tacere chi tocca i suoi ragazzi. E TU PENSA A GIOCARE… E TU PENSA A GIOCARE!

La pioggia 10 e lode

In un campo al limite dell’impraticabilità la partita si gioca lo stesso perché il pallone galleggia particolarmente bene: tutto merito degli dèi del calssscio. L’immagine dei ragazzi e degli addetti ai lavori (nel vero senso della parola in questo caso) che buttano fuori l’acqua dal campo è scolpita nella mente di tutti. Ma vi rendete conto che abbiamo vinto in una piscina? La Pro Recco sarebbe fiera di tutti voi! Un plauso anche al signor De Donno: fedele alle condizioni atmosferiche estreme, viene al campo solo per bonificare (se così si può dire) “il nostro sintetico” (cit.), proprio come ai vecchi tempi. Chi c’era ricorderà. PIOVE, SENTI COME PIOVE, MADONNA COME PIOVE, SENTI COME VIENE GIÙ.